Progettazione linee vita

Le cadute dall’alto rappresentano una delle principali cause di morte sul lavoro in Italia, principalmente nel settore edile e agricolo.

Le statistiche INAIL e ISPESL evidenziano una percentuale di decessi causati da cadute dall’alto pari al 25% rispetto al totale degli incidenti mortali. La maggior parte di questi si verificano nei cantieri edili o in occasione di piccoli interventi di manutenzione ordinaria, principalmente per l’assenza o il mancato utilizzo di sistemi di protezione.

Premessa

Le attività svolte in quota espongono i lavoratori a rischi di caduta dall’alto e di natura diversa che possono procurare danni alla salute, lesioni corporali e, nei casi peggiori, morte. I rischi legati alle cadute dall’alto sono classificabili nel modo seguente:

Possono rappresentare una causa di caduta dall'alto anche circostanze fisiche quali la poca aderenza delle calzature, vertigini, abbagliamento, scarsa visibilità, colpi di calore, rapidi abbassamenti della temperatura.
Infine i rischi sul lavoro possono essere legati all’attività lavorativa (tagli, urti, fiamme ecc.) e alle condizioni ambientali (vento, pioggia, ghiaccio o neve).
I fatti di cronaca testimoniano che anche le cause più banali possono provocare incidenti mortali. L'utilizzo dei corretti DPI abbinati a una linea vita progettata a regola d’arte può salvare la vita.

La linea vita deve essere progettata affinché il soggetto non abbia una caduta libera superiore a 1,5 metri, considerando il fatto che, in relazione alla tipologia di assorbitori e all’allungamento fisico/metallico del sistema sollecitato, lo spazio di arresto sarà superiore.

E' consigliabile che nell'analisi dei rischi e di posizionamento degli ancoraggi siano riportate le seguenti informazioni:

Dispositivi di Ancoraggio

La norma UNI EN 795 specifica “i requisiti, i metodi di prova e le istruzioni per l’uso e la marcatura di dispositivi di ancoraggio progettati esclusivamente per l’uso con dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto”.

I dispositivi di ancoraggio, conformi alla norma UNI EN 795, possono essere classificati come segue:

CLASSE A1 - Punti fissi di ancoraggio
La Classe A1 comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici verticali, orizzontali e inclinate, per esempio pareti, colonne, architravi” (UNI EN 795 art. 3.13.1.1)

CLASSE A2 - Punti fissi di ancoraggio
La classe A2 comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a tetti inclinati” (UNI EN 795 art. 3.13.1.2).

CLASSE B - Ancoraggi temporanei
"La classe B comprende dispositivi di ancoraggio provvisori portatili" (UNI EN 795 3.13.1.3)
Si tratta di una vasta gamma di prodotti utili per risolvere le esigenze di ancoraggio mobile nelle più svariate situazioni. Tutti i dispositivi rientranti in questa classe sono accomunati dalla caratteristica di essere smontabili.

CLASSE C - Linee Vita flessibili
La classe C comprende dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali […]. Ai fini della presente norma per linea orizzontale si intende una linea che devia dall’orizzontale per non più di 15°.”

CLASSE D - Linee Vita rigide
La classe D comprende dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali” (UNI EN 795 3.13.1.4).

CLASSE E - Ancoraggi a corpo morto
La classe E comprende ancoraggi a corpo morto da utilizzare su superfici orizzontali […]. Per l’uso di ancoraggi a corpo morto, una superficie si intende orizzontale se devia dall’orizzontale per non più di 5° (UNI EN 795 3.15.5)."

Adempimenti e Norme

Il Testo Unico richiede, in materia di prevenzione delle cadute dall’alto e, di conseguenza, in caso di installazione di sistemi anticaduta, l’adempimento di diversi obblighi che coinvolgono il progettista, il produttore e il montatore.

DOCUMENTI RICHIESTI DALLA PROGETTAZIONE ALL'INSTALLAZIONE

Il progettista deve redigere:

Il produttore deve rilasciare:

L’installatore del sistema anticaduta deve preparare:

 

Elaborati grafici e Relazione Tecnica

La legge impone l’obbligo di progettare e creare un elaborato grafico con la descrizione dei rischi e delle modalità di utilizzo del sistema anticaduta. Questo si evince dal D.Lgs. 81/08 del Testo unico che affronta l’argomento in diversi articoli.

All'art. 90, comma 1 si stabilisce che “il committente o responsabile dei lavori, nelle fasi di progettazione dell’opera, si attenga ai principi generali e alle misure di tutela di cui all’ art.15 […]”,il quale definisce, tra le altre, le seguenti misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro:
a) la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza;
e) la riduzione dei rischi alla fonte;
i) la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto a quelle individuali;
n) l’informazione e formazione adeguate per i lavoratori;
q) l’istruzioni adeguate ai lavoratori;
z) la regolare manutenzione degli ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alle indicazioni dei fabbricanti.

L’articolo 26, comma 1, lettera b) impone inoltre l’obbligo del datore di lavoro di fornire “dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.

Risulta di conseguenza evidente la necessità di redigere un documento in grado di rendere espliciti i rischi e le misure di sicurezza adottabili dagli utilizzatori futuri del sistema anticaduta.

 

Certificazione e Manuali Tecnici

La norma Uni EN 795 disciplina al punto 7 l’obbligo per il produttore di includere una certificazione di conformità in cui sia dichiarato che “i dispositivi di ancoraggio sono stati sottoposti a prova in base alla […] norma (EN 795) e che, salvo diversamente specificato, sono appropriati per l’utilizzo da parte di una persona singola con un assorbitore di energia conforme alla EN 355.”

È previsto inoltre l’obbligo per il fabbricante di fornire il manuale tecnico del prodotto con le istruzioni d’uso dei sistemi anticaduta “nella/e lingua/e originale del Paese di destinazione e devono essere conformi alla EN 365” e le istruzioni per l’installazione e per la corretta manutenzione.

 

Relazione di Calcolo

Il progettista, oltre alla presentazione degli elaborati grafici che rappresentano la prima parte del progetto, è tenuto a verificare, mediante calcoli, la resistenza della struttura di supporto utilizzata per valutarne la capacità di sopportare i carichi indotti da un’eventuale caduta di un operatore.

Qualora non siano note le “caratteristiche tecniche dell’elemento costituente la struttura portante, è necessario realizzare, a parte, delle prove di resistenza statica e dinamica su un campione di struttura con un campione di ancoraggio” (UNI EN 795)

 

Responsabilità dell'Installatore

Il montatore della LINEA DI VITA deve prestare attenzione a una serie di aspetti:


Alla luce delle responsabilità attribuite all’installatore, il D.L. 81 del 2008 prevede che l’installatore sia debitamente formato (non sono specificate le modalità di formazione). È importante infatti che l’installatore, prima di procedere al montaggio della Linea Vita, sia a conoscenza delle peculiarità che caratterizzano il sistema anticaduta, delle problematiche che potrebbe incontrare, delle soluzioni da adottare.

 

Dichiarazione di corretto montaggio

L’articolo 8 della norma UNI EN 795 prevede l’obbligo per gli installatori di “accertare l’idoneità dei materiali di supporto nei quali vengono fissati i dispositivi di ancoraggio strutturale”, assumendosi la responsabilità di una installazione a regola d’arte mediante la dichiarazione di corretto montaggio

La Dichiarazione di Corretto Montaggio è un documento che deve essere redatto dal montatore in seguito all’installazione di una Linea Vita. È indispensabile ed obbligatoria per garantire la stabilità e la SICUREZZA del sistema LINEA DI VITA.

I CONTENUTI NELLA DICHIARAZIONE DI CORRETTO MONTAGGIO
La dichiarazione di corretto montaggio deve contenere obbligatoriamente le informazioni riportate di seguito:

È importante riportare queste informazioni nel modo più dettagliato possibile, al fine di massimizzare la loro utilità quando, negli anni successivi, il sistema sarà sottoposto a revisione. L’accuratezza è quindi fondamentale per garantire nel tempo la continuità della SICUREZZA in copertura.

Fonte: www.lineedivita.it

 

 



 

 

 

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